#116886 Arte Pittura

Astrattismo.

Author
PublisherFederico Motta Ed.
Date of publ.
SeriesColl.Grandi Libri.
Details cm.28x33, pp.384, centinaia di figure a colori nel testo cartonato con sovraccoperta, cofanetto. Coll.Grandi Libri.
AbstractASTRATTISMO Il libro si propone di chiarire le componenti, in gran parte comuni o intrecciate, della pittura "astratta" nelle sue prime diverse manifestazioni in Europa tra il 1910 e il 1913; spingendosi in alcuni casi qualche anno più avanti. Il compito si presta a soluzioni frammentarie se si segue una storia per movimenti o protagonisti e relative influenze. Si è optato dunque per una analisi parallela dei precedenti, figurativi e teorici, e dei temi e pattern ricorrenti, nelle loro convergenze e divergenze di significato.La metodologia è basata sulla convinzione, peraltro suffragata da analisi iconologiche iniziate da almeno trent'anni, che la pittura non figurativa sia fortemente radicata in matrici neoclassiche, romantiche e simboliste e collegata a componenti neoplatoniche ed esoteriche, in particolare teosofiche, spesso "celate" dagli artisti per complessi motivi, tra i quali emerge l'intenzione di opporre allo sviluppo accelerato delle scienze e delle tecniche "utili" un modello interpretativo del mondo elaborato su una concezione non materialistica, senza scoprire in tutto questo una difesa del proprio ruolo in crisi.Queste componenti, tuttavia, vanno studiate (con un correttivo a certi eccessi iconologici) senza trascurare l'analisi storica dei fatti e rapporti realmente intercorsi, né la qualità e la specificità formale delle opere, né altre componenti, quali il rapporto con fenomeni non propriamente "astratti" (area cubista e futurista) o l'apporto delle teorie per le arti applicate, altrettanto importanti.Una prima parte indaga i precedenti, tra i quali alcune figure del postimpressionismo, come Ciurlionis e il primo Hoelzel. Una seconda parte dà largo spazio al rapporto con la musica e la musicologia, individuando un trasferimento di interessi dal wagnerismo alla riscoperta di Bach, fino all'atonalismo di Schönberg e all'"arte dei rumori" futurista. Una terza parte affronta i temi e le figure ricorrenti, in una successione che non può sempre attenersi a quella cronologica: 1. Il tema ascensionalistico (monti, torri, triangoli; gli esordi di Kandinskij, Klee, Delaunay, Mondrian); 2. Il tema della "quarta dimensione" e il suo superamento nel Kupka del 1913; 3. Il tema della luce, attraverso un confronto soprattutto tra Delaunay e Balla, con passaggi attraverso Klee e Boccioni; 4. Le forme circolari e la tematica cosmica tra Kupka, ancora Delaunay e Balla, ma anche Kandinskij; 5. La distruzione del vecchio mondo e la rinascita, soprattutto nei temi religiosi di Kandinskij e Marc, ma anche nelle allusioni alla guerra; 6. Il primo astrattismo geometrico, intorno al 1915, radicato nel precedente cubismo sui generis di Malevic (e la speculazione sul quadrato) e di Mondrian (forma archetipica della croce); 7. L'approdo al bianco, in un processo di semplificazione e rarefazione dei mezzi, e al silenzio: Kandinskij e di nuovo Kupka nel 1913, Malevic e Mondrian dal 1915.Jolanda Nigro Covre (Roma, 1943) ha studiato alla scuola di Argan nell'Università di Roma "La Sapienza" dove, prima Assistente Ordinario di Nello Ponente, poi Professore Associato, ha insegnato Storia dell'arte contemporanea per molti anni. Si è poi trasferita come Professore Ordinario a Chieti (1994-1999) e a Padova, dove attualmente lavora. Si è occupata prevalentemente di Espressionismo, Cubismo, Mondrian, delle teorie dell'arte e dell'architettura da Semper all'Einfühlung e alla pura visibilità, dei rapporti degli artisti con la musica e la scenografia teatrale; e dell'Arte tedesca nel Novecento fino alle tendenze più recenti.
EAN9788871793214
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