#176519 Storia e Politica

Kalashnikov, il fucile del popolo. Scenari di un'arma senza frontiere.

Author
CuratorTraduz.di C.Liuzzi, P.Vallerga.
PublisherMarco Tropea Ed.
Date of publ.
SeriesColl.Storie.
Details cm.14x21,5, pp.251, brossura cop.fig.a col.con bandelle. Coll.Storie.
AbstractSettanta milioni di esemplari attivi sparsi nel mondo: semplicità d'uso, basso costo, resistenza e una scarica micidiale di 650 colpi al minuto ne fanno l'arma da fuoco più diffusa e popolare. Era il 1947 quando un sergente sovietico presentò l'invenzione che ne avrebbe ereditato il nome. Destinato alla produzione bellica, da allora, l'Ak47, meglio noto come kalashnikov, è stato al centro di ogni conflitto. Nel 1956 a Budapest è il braccio della repressione, in mano ai vietcong segna la disfatta statunitense, fra i sandinisti è l'arma della liberazione, in Cecenia diventa strumento di una rivalsa da decenni covata, ma all'alba del nuovo millennio, in territorio americano, è il totem che realizza la furia distruttiva di un insospettabile adolescente. È stato in grado di riadattarsi nel tempo ai più diversi contesti aggiungendo alla potenza di fuoco la forza del simbolo: è con un kalashnikov che Osama bin Laden ha voluto diffondere la propria immagine; con un kalashnikov, ora, gli Stati Uniti armano la polizia del nuovo Stato iracheno. Rincorrendo il suono rabbioso dell'Ak47, il racconto di Michael Hodges si addentra, tra esperienza diretta e ricostruzione storica, nella spettrale città che diede i natali al "fucile del popolo", nei territori della resistenza irachena fino ai bassifondi di una New Orleans apocalittica. E nel raccogliere questi segni, fra dominio e oppressione, ci mostra le contraddizioni che accompagnano la storia del primo prodotto davvero globale.
EAN9788855800136
ConditionsNuovo
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