#16901 Letteratura Umanesimo

Il De mirabilibus mundi tra tradizione magica e filosofia naturale.

Autore
EditoreSismel Edizioni del Galluzzo.
Data di pubbl.
CollanaColl.Micrologus' Library, 41.
Dettagli cm.14x21, pp.XII,179, brossura copertina figurata a colori. Coll.Micrologus' Library, 41.
AbstractIl De mirabilibus mundi ebbe ampia fortuna nella prima Età Umanistica e durante tutto il Rinascimento, grazie alla circolazione congiunta al Liber de virtutibus herbarum, lapidum et animalium (Liber aggregationis, edito da I. Draelants in questa stessa serie, 22) e all'attribuzione ad Alberto Magno. Di quest'opera si propone qui l'edizione, che restituisce un testo in parte dissimile da quello tramandato dalle stampe antiche in volgarizzamenti, e un'analisi della struttura, della dottrina e delle fonti. La confluenza di numerosi experimenta desunti dal Liber Aneguemis minor, dal Liber ignium e in misura minore dalle Kiranides, e la presenza di dottrine affini a quelle espresse nel Picatrix caratterizzano il testo come qualcosa di assai diverso rispetto a un semplice adattamento latino della magia organica pseudo-platonica o un centone di scritti disordinati. L'anonimo autore elabora una prospettiva teorica sulla natura e sull'uomo non riconducibile esclusivamente a nessuna delle fonti della tradizione greca, siriaca, araba, perché essa è quasi del tutto epurata da elementi dottrinali eterodossi, quali il culto astrolatrico e demoniaco. Il De mirabilibus s'inscrive così nel dibattito medievale sul Quid sit magia, manifestando un esplicito orientamento per la magia astrale e proponendo soluzioni che avranno grande recezione in epoca rinascimentale.
EAN9788884504340
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