#233615 Letteratura italiana saggi e critica

Pirandello, Leopardi, D'Annunzio. Tre discorsi.

Autore
EditoreFirenzeLibri Editore.
Data di pubbl.
CollanaColl.I Libri di Massimiliano Boni. L'Orsa Minore,4.
Dettagli cm.17x21, pp.135, brossura cop.fig. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. L'Orsa Minore,4.
AbstractÈ la ristampa, dopo quasi trent'anni dall'ultima pubblicazione, dei tre discorsi che Massimo Bontempelli pronunciò per ricordare e celebrare (e interpretare) tre dei massimi scrittori che abbia avuto la letteratura italiana moderna. Quello su Pi-randello fu pronunciato a Roma il 17 Gennaio 1937, quello su Leopardi nel civico palazzo di Recanati il 15 Giugno 1937 e quello su D'Annunzio nella sala del pa-lazzo di città di Pescara. Sono quindi trascorsi parecchi anni da quando furono pronunciati ma il tempo, il terribile tempo, poco ha potuto fare su di loro. La loro freschezza formale, la loro inventività mitica, la loro acutezza interpretativa sono ancora intatte. In un tempo in cui il povero lettore della saggistica critica si trova avvolto in una selva di parole difficili, a volte astruse, si leggeranno volentieri questi discorsi di Bontempelli in cui non ci sono parole difficili ma le parole che sono usate, sono usate per creare, o tentare di creare, nuove prospettive sull'opera del poeta prescelto o sulla sua figura, e sono accessibili a tutti, di uso comune. In-vece delle parole difficili, Bontempelli usa spesso il mito non difficile da capire ma difficile invece da inventare. Difatti solo un critico poeta, sia pure in prosa, come Bontempelli, poteva farlo. Di particolare intensità il mito "dell'uomo solo" creato da Bontempelli per interpretare Giacomo Leopardi. Che può essere anche un mito non molto nuovo, preso in sé, ma è condotto da Bontempelli con grande inventività e grande finezza così che il mito pur non troppo originale, attraverso l'acuta intelligenza e inventività del Bontempelli, riesce di fresca utilità nel-l'interpretare il grande recanatese. Perché il mito funzionasse, in sostanza, occor-reva che fosse usato da un critico di grande finezza ma anche da un critico che a-vesse notevoli qualità di poeta. Come in filosofia il mito funzionò quando fu usato da un grande filosofo che era anche un grande poeta ossia Platone, così, pur fatte le debite, debitissime distanze, l'uso del mito da parte di Bontempelli viene giustificato anzi realizzato proprio perché in lui erano unite ragionamento e fantasia. Come si è accennato e come tutti sanno, i tre autori su cui Bontempelli " discorre " sono tra i maggiori della letteratura italiana moderna e quindi infiniti scritti, più o meno critici, sono stati a loro dedicati, ma questi scritti o discorsi di Bontempelli hanno una inventività e una acutezza interpretativa che nettamente li distaccano dalla critica a questi scrittori dedicata e ne fanno un'opera originale e, nello stesso tempo, profondamente aderente allo spirito dell'opera che i tre scritto-ri crearono.
EAN9788876224379
CondizioniNuovo
EUR 8.00
-37%
EUR 5.00
#233615Disponibile
Aggiungi al Carrello

Vedi anche...

Lirica italiana. Dal Cantico delle Creature al Canto notturno d'un pastore errante dell'Asia.
Bompiani
1943, cm.14,5x21,5, pp.XVI,725,(1), CXII tavv.in bn.ft., legatura ed.in tutta tela verde, impress. in oro al piatto ant. e fregi oroe titoli in oro al dorso.

Mende.

Usato, accettabile
#9809Ultima copia
10.00
Pirandello, Leopardi, D'Annunzio.
Pirandello, Leopardi, D'Annunzio.
Valentino Bompiani Ed.
1939, cm.13x20, pp.180, brossura cop.fig. Seconda edizione.
Usato, molto buono
#104773Ultima copia
15.00
Vita e morte di Adria e dei suoi figli.
V.Bompiani & C.
1943, cm.12x20, pp.270, brossura

segni d' uso sulla sopraccoperta. Dedica in antiporta.

Da collezione, buono
#167675Ultima copia
8.50
L'amante fedele.
L'amante fedele.
UTET Fondazione Maria e Goffredo Bellonci onlus
2006, cm.12x18, pp.XIX,336, legatura editoriale in tutta tela, sopracoperta in custodia. Collez.Premio Strega. I 100 Capolavori.
Nuovo
#165895Disponibile
12.00