#242627 Letteratura Italiana Opere

Peppe Radar.

Autore
EditoreSellerio.
Data di pubbl.
CollanaColl. La Memoria. 429.
Dettagli cm.12x16,8, pp.93, brossura sovraccoperta illustrata a colori. Coll. La Memoria. 429.
AbstractUna microstoria di straordinaria scrittura e spessore. Uno spaccato arguto di quello che fu il 1948 in Sicilia. «E dire che era cieco fin dalla nascita! Ma come se lo sarà rappresentato il milieu entro cui si muoveva con cosi sovrana padronanza, come avrà ricostruito nella sua mente quell'universo di soli suoni e di sole voci? Mistero profondo. Né bastava a dissiparlo il corredo di un udito finissimo, ipersensibile, che gli consentiva di distinguere una per una le sonagliere dei sette carretti dei sette figli di Neli il Modicano. Fu proprio in virtù di questa eccezionalità acustica che si rese socialmente utile, quando capitò che aerei americani sorvolassero minacciosi la collina dei Tanarizzi che a strapiombo incombeva sul paese. Alcuni scanazzati piazzaioli, non si seppe mai se più balordi che buontemponi, pensarono bene di ricorrere a lui per una inaudita prestazione. A gran fatica riuscirono a trascinarlo fino alla sommità dei Tanarizzi; e ve lo lasciarono con viveri per una giornata, e tromba sonora per segnalare al paese sottostante eventuali incursioni nemiche. Per alcuni giorni la cosa funzionò, perché Radar - da tutti ormai così denominato - riuscì ad allertare la gente con notevole anticipo, prevenendo l'arrivo di aerei peraltro innocui a dispetto del fuggifuggi che provocavano. Poi i giovinastri si stancarono di portargli la pasta ad ogni mezzogiorno, e lo lasciarono li solo ed affamato. Cominciò allora a suonare la tromba immotivatamente, suscitando ingiustificati allarmi e scompiglio indicibile; fino a quando qualcuno, resosi conto dell'equivoco, non lo andò pietosamente a prelevare». Con rigore storico a cui fa da contrappunto la narrazione fluida e ironica, il linguaggio intenso ed efficace, si snoda la vicenda di Peppe Radar - banditore di un paese dell'entroterra siciliano - che attraverso i suoi proclami ritma gli anni dell'occupazione delle terre, delle lotte contadine, dell'emigrazione, diventandone, in questo romanzo di Salvatore Nicosia, l'emblema.
EAN9788838914768
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