#256814 Letteratura Italiana Opere

Giudici.

Autore
EditoreEinaudi Ed.
Data di pubbl.
CollanaColl.Einaudi. Stile libero big.
Dettagli cm.13x20, pp.148, brossura cop.fig.a col. Coll.Einaudi. Stile libero big.
AbstractChissà essere giudici. Avere il potere di decidere. Pubblicamente. Dare il giudizio definitivo. Convincersi che è giusto così. Perché così è la legge. Ci vuole di sicuro una grande preparazione teorica. Studiare studiare studiare tanto. E poi studiare ancora. Sempre. E nervi saldi, anche. Non ci si può lasciare andare alle emozioni. Né va della vita delle persone. Non si può tentennare troppo. Mai essere indecisi. Mai essere frettolosi. I giudici sono sempre sicuri quando parlano, perché devono esprimersi, e quel che dicono è legge, proprio appena finiscono di pronunciarlo. Per questo è un mestiere che non tutti possono affrontare. Per farlo, bisogna essere capaci di gestire situazioni conflittuali cariche di tensioni, bisogna essere in grado di gestire situazioni sempre complicate e spesso terribili senza entrare in crisi. Conservando, almeno apparentemente, la dignità e la ragione per decidere e applicare la legge, nel modo che sia il più possibile uguale per tutti. Ma anche un giudice, in quanto uomo, può avere i suoi punti critici. Di tensione e di conflitto. Da un po’ di anni a questa parte, i giudici fanno più paura del solito a molti politici, ma spesso non lo fanno neppure apposta: seguono la legge. Molti politici, dal canto loro, cercano di mettere sempre più paura a molti giudici riempiendoli di regali, o facendosi le leggi, apposta. “Giudici” è un libro che racchiude in sé tre storie scritte da Andrea Camilleri, Giancarlo De Cataldo e Carlo Lucarelli. Tre storie di giudici. Quella di Andrea Camilleri è la storia di un giudice che da Torino viene trasferito in Sicilia, pochissimo tempo dopo che ci fu l’Unità d’Italia. Giudice candido che non si accorge dei pericoli in cui si infila, e che per questo diventa quasi un eroe da leggenda, che ci si racconta tra colleghi il venerdì sera, dopo il lavoro. La storia di Giancarlo De Cataldo è invece ambientata ai giorni nostri e racconta i problemi della Giustizia affermandone contemporaneamente la necessità assoluta per il funzionamento della nostra società. Il tutto, facendoci spiare dalla camera di consiglio di un’aula di corte d’assise. Carlo Lucarelli racconta la storia di un poliziotto che svolge il compito di scorta a un giudice, anche se sembra che di questa scorta non ce ne sia alcun bisogno. Ma poi cominciano ad accadere cose strane e insolite. E la paura comincia a farsi strada negli occhi nervosi di tutti.
EAN9788806205973
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