#291979 Storia Medioevo

Scrutare il futuro. L’eredità di Gioacchino da Fiore alla fine del Medioevo.

Autore
CuratoreCewntro Internazionale di Studi Gioachimiti.
EditoreViella.
Data di pubbl.
CollanaColl.Opere di Gioacchino da Fiore: Testi e Strumenti, 21.
Dettagli cm.17x24, pp.288, brossura copertina figurata. Coll.Opere di Gioacchino da Fiore: Testi e Strumenti, 21.
AbstractMalgrado le proibizioni contenute nel Vangelo e duramente reiterate da teologi quali Agostino d’Ippona e Tommaso d’Aquino, una vena millenaristica percorre il Medioevo occidentale, nello sforzo di prevedere la fisionomia dei tempi a venire, prefigurando un tempo di pace sulla terra prima del giudizio finale. Una singolare pagina della cultura ecclesiastica e laica dell’epoca è data dalla ricezione delle profezie, diffuse in scritti ma anche oralmente, in un numero sinora insospettato di testimonianze. Esse circolavano con attribuzioni pseudonime alle più famose autorità del profetismo medievale, a cominciare da Gioacchino da Fiore, oppure con vere e proprie invenzioni di nuovi profeti e visionari, allo scopo di rendere credibile un mondo di attese, rivolte a comprendere passato e presente e a tentare di prevedere il futuro. Tra gli eredi dell’abate di Fiore emergono le figure di due frati dell’Ordine dei Minori, il provenzale Pietro di Giovanni Olivi, cui si rifecero i Beghini di Linguadoca e di Catalogna, e Giovanni da Rupescissa, ai cui testi ricorrevano quanti cercarono di fare della profezia una sorta di scienza del calcolo di avvenimenti futuri.
EAN9788883343605
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