#294769 Arte Saggi

Lo spazio negato. La pittura di paesaggio nella cultura artistica greca e romana.

Autore
EditoreElecta.
Data di pubbl.
Dettagli cm.16,5x24, pp.124 , tavole a colori. brossura.
AbstractIl genere "paesaggio" è sostanzialmente estraneo alla cultura figurativa greca e romana. I paesaggi raffigurati sulle pareti delle case romane sono paesaggi tipizzati, con un continuo ripetersi degli stessi motivi, e con una noncuranza per un qualsivoglia sistema prospettico costruito secondo una logica matematica unitaria. Ogni pittura è composta da oggetti che vivono più o meno isolatamente dagli altri in uno spazio continuamente negato come elemento unificante. Era diffusa, invece, la pittura cartografica che voleva la mano di veri pittori di paesaggi, detti "topographoi", i quali, pur adottando le medesime tecniche e formulazioni prospettiche della grande pittura di fantasia, producevano vere e proprie carte "corografiche", come la Città dipinta dal Colle Oppio o la Zuffa tra Pompeiani e Nucerini presso l'anfiteatro da Pompei, simili per molti versi a quelle moderne prodotte lungo la Galleria delle Carte Geografiche nei Palazzi Vaticani.
EAN9788837056827
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I Fori Imperiali.
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1995, cm.34x31, pp.297, centinaia di figg.bn.e tavv.a col. anche ripieg. legatura ed.e cofano in tutta tela,soprac.fig. Ediz.F.C.
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