#320583 Letteratura Straniera Opere

Il tugurio dello zio Tom.

Autore
CuratoreVolto in italiano con annotazioni e schiarimenti economico geografici di Giuseppe.
EditoreStabilimento tipografico del Tramater.
Data di pubbl.
Dettagli3 volumi rilegati in un tomo unico. cm.10,5x15,5, pp.240, 216, 189, Edizione di un anno successiva alla prima edizione italiana del 1852.
AbstractNella prima edizione venne tradotto il termine cabin con tugurio , poi sostituito nelle edizioni successive al 1853 in capanna. Venne pubblicato a Firenze nel 1852, presso la tipografia Mariani. Un curioso fatto che riguarda questo testo è che, facente parte di un carico di volumi diretto a Perugia, venne intercettato dalle guardie pontificie e tradotto presso la censura. Dobbiamo ricordare che la politica del Granduca Leopoldo era illuminata e tra le altre concessioni v'era pure quella della libertà di stampa (entro certi limiti); è senz'altro uno dei motivi per cui in Toscana, in particolare a Firenze, si trovavano le più moderne tipografie e venivano fondate numerose le case editrici - come del resto in Piemonte. Non così nello Stato Pontificio, dove vigevano severe le leggi del Papa Re, che nulla concedevano all'innovazione, vista come un pericolo verso l'autorità costituita. In tal senso il testo della Beecher-Stowe venne interpretato dai censori, poiché si promuoveva la liberazione degli schiavi, ma il vero aggancio al quale i censori fecero riferimento per l'iscrizione all'indice era il fatto che l'autrice era di fede metodista, per cui "eretica protestante". In realtà l'iscrizione all'indice vera e propria non ci fu, perchè il titolo non risulta nelle liste di proscrizione. Tutto questo ci è stato riportato da Massimo Motta, che ci ha anche fornito queste splendide immagini.
CondizioniUsato, buono
NoteIl volume presenta al frontespizio una mancanza a tassello rettangolare evidentmente ritagliata, solamente al frontespizio del primo volume, per il resto ottimo esemplare.
EUR 80.00
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