#330150 Letteratura Umanesimo

Commentario delle più notabili e mostruose cose d'Italia e altri luoghi. Catalogo de gli inventori delle cose che si mangiano & si beveno.

Autore
CuratoreA cura di Guido e Paola Salvatori.
EditorePendragon.
Data di pubbl.
Dettagli cm.12,5x17,5, pp.XVIII,294, legatura editoriale cartonata, dorso in pergamena con tassello in pelle rossa, titoli in oro. Custodia. Collana il teatro delle Parole, Libri Riscoperti dalla Caverna del Tempo. Edizione limitata e numerata in 300 esemplari, nostro n.36. Ripresa dell'edizione veneziana del 1553.
AbstractIl Commentario: è l’opera forse più avvincente e curiosa di Lando, quella in cui l’enciclopedismo erudito e stravagante dell’autore non indulge mai al gusto del meraviglioso fine a se stesso. Stampata a Venezia in prima edizione nel 1548, si tratta di un variegato e divertente repertorio di piatti tipici, di vini pregiati, di usanze e proverbi locali; e ancora, di un fantastico percorso geografico e storico che prende avvio dalla misteriosa Isola di Utopia per giungere alla scoperta delle terre e dei popoli d’Italia. Un’opera in cui spunti di sdegno politico e di satira si mescolano a favoleggiamenti culinari degni dei molti “Paradisi della Gola” cinquecenteschi. Collocata in appendice al Commentario fin dalla prima edizione veneziana, il Catalogo manifesta la tentazione del paradosso strabiliante e della mistificazione. Personaggi fantastici, mitologici e storici sfilano in qualità di inventori di piatti prelibati e consentono all'autore uno sfoggio divertito di ingannevole dottrina. Tuttavia è certamente uno straordinario libro di cucina in cui compaiono per la prima volta i nomi di molte preparazioni gastronomiche di uso quotidiano e popolare. Un'operetta stravagante dunque, ma anche una fonte linguistica e culinaria insostituibile.
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